C’è un tunnel a Milano, nel cuore del quartiere NoLo, che non è più solo un passaggio urbano, ma un vero e proprio racconto visivo. Si chiama Tunnel Reload e dal 7 aprile ospita “Almas: Voci di Coraggio”, un’opera di stencil-poster art lunga 72 metri che celebra la forza e la resilienza delle donne in fuga da contesti segnati da violenza, povertà e crisi umanitarie.
L’installazione è frutto di un progetto promosso da Fondazione CESVI, con il contributo dell’artista Pablo Pinxit, architetto e filantropo della factory creativa Spaghetti Boost, e con la curatela di Christian Gancitano per Atelier Spazio Xpò. L’intervento rientra nel calendario del Fuorisalone e si inserisce nel più ampio patto di collaborazione “Tunnel Boulevard”, con il patrocinio del Municipio 2 di Milano.
Ma Almas è molto più di un’opera d’arte urbana. È un manifesto visivo che accende i riflettori su storie troppo spesso dimenticate: quelle delle donne venezuelane migranti in Colombia e delle donne colombiane vulnerabili, protagoniste del progetto ALMAS realizzato da CESVI e finanziato dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo attraverso AICS.
Donne, arte e diritti: una narrazione potente e necessaria
«Attraverso quest’opera vogliamo dare voce alle donne che, con determinazione e resilienza, costruiscono giorno dopo giorno un futuro migliore per sé e per le proprie comunità», ha dichiarato Gloria Zavatta, Presidente di Fondazione CESVI, durante l’inaugurazione dell’opera. L’opera è anche un invito a riflettere sul ruolo dell’arte come veicolo di sensibilizzazione sociale: immagini, colori e parole che diventano strumenti di denuncia, consapevolezza e speranza.
L’opera è composta da due lati speculari: da un lato, simboli e immagini che richiamano i valori della partecipazione civica e della resilienza femminile; dall’altro, gli stessi elementi riproposti in tonalità più tenui, accompagnati da frasi di donne celebri appartenenti a diversi ambiti culturali. A completare l’installazione, una serie di ritratti fotografici delle donne coinvolte nei progetti CESVI in Sud America. Il tutto immerso in una palette delicata, con richiami floreali che evocano rinascita e bellezza.
Il progetto ALMAS: integrazione, formazione e imprenditorialità
Dietro a quest’opera, c’è il racconto concreto di un progetto che interviene in uno dei contesti migratori più complessi dell’America Latina. Negli ultimi cinque anni, quasi 7 milioni di venezuelani hanno lasciato il proprio Paese, in fuga da una crisi economica e sociale senza precedenti. La Colombia è diventata il principale Paese di destinazione, accogliendo oltre 2,8 milioni di rifugiati, tra cui moltissime donne.
In un contesto dove le donne migranti sono esposte a forti rischi di sfruttamento, violenza e discriminazione, ALMAS (Azione per il Lavoro, la Migrazione e un’Accoglienza Sinergica in Colombia) si pone l’obiettivo di favorire la loro inclusione socio-economica. Il progetto si sviluppa nelle città colombiane di Santa Marta e Barranquilla e ha coinvolto 1.200 donne in percorsi di formazione, accesso a servizi e strumenti per l’imprenditorialità.
«In Colombia le donne migranti lavorano di più, guadagnano meno e spesso svolgono lavori precari. Con ALMAS vogliamo cambiare questa narrazione», spiega Roberto Vignola, Vice Direttore Generale di CESVI. Il programma punta a rimuovere gli ostacoli all’autonomia economica femminile: asili nido, supporto psicologico, orientamento legale e formazione digitale sono solo alcune delle azioni attivate.
Un’opera che unisce Nord e Sud del mondo
La forza del progetto Almas sta nella sua capacità di connettere dimensioni apparentemente lontane: da una parte, i quartieri multietnici di Milano e il fermento creativo della Design Week; dall’altra, le periferie colombiane attraversate da povertà e migrazione forzata. È un ponte simbolico tra Nord e Sud del mondo, tra chi può raccontare e chi ha bisogno che la propria voce venga ascoltata.
Come ha sottolineato Marco Riccardo Rusconi, Direttore dell’AICS: «Queste immagini raccontano storie di riscatto e affermazione. Sostenere le donne migranti significa rafforzare la loro resilienza e favorire una piena integrazione nelle comunità di accoglienza».
Anche le istituzioni locali hanno riconosciuto il valore sociale dell’iniziativa. Gaia Romani, Assessora del Comune di Milano, ha definito il tunnel come «uno spazio rigenerato e restituito alla cittadinanza, un luogo in cui riflettere sulla condizione femminile nei contesti di povertà e guerra».
Dall’arte al podcast: le storie delle protagoniste
Il progetto Almas continuerà a vivere anche in formato audio, grazie a un podcast realizzato dal giornalista Valerio Nicolosi, che ha documentato sul campo le storie delle beneficiarie in Colombia. Il trailer è già disponibile, e rappresenta un ulteriore tassello nel racconto di un impegno concreto che unisce cooperazione internazionale, diritti, arte e cultura.
Almas: Voci di Coraggio è un esempio potente di come il linguaggio dell’arte possa diventare uno strumento di advocacy e cambiamento. Raccontare il lavoro delle organizzazioni come CESVI significa dare visibilità a progetti che incidono davvero sulla vita delle persone. È anche un invito per il Terzo Settore a continuare a esplorare nuovi linguaggi, contaminazioni e alleanze per parlare a pubblici diversi, con empatia, coraggio e creatività.