Donne vittima di tratta: nasce a Roma Casa “Beata Anuarite”, un rifugio di rinascita e autonomia

donne vittime di tratta

Nel cuore del quartiere Trullo a Roma apre Casa “Beata Anuarite”, una nuova struttura dedicata alle donne vittima di tratta, rifugiate e sopravvissute a violenza. Il progetto, promosso dalla Caritas diocesana di Roma insieme alle suore Francescane ausiliarie laiche missionarie dell’Immacolata e all’Associazione Laicale Missionaria, vuole offrire un vero percorso di rinascita e autonomia per chi ha affrontato traumi e sfruttamento.

Un’oasi di speranza per chi ha vissuto la tratta

Casa “Beata Anuarite” rappresenta molto più di un tetto: è uno spazio sicuro dove le donne vittima di tratta possono rafforzare l’autonomia abitativa, economica e relazionale, completare percorsi di formazione o inserimento lavorativo, costruire una rete sociale e superare i traumi vissuti. Si tratta di un appartamento di semiautonomia, pensato per chi, dopo un periodo in comunità o in centri antiviolenza, può iniziare a vivere in modo indipendente ma con il sostegno di una rete attiva.

Dal 2020 la casa ha accolto 23 donne di varie nazionalità, soprattutto provenienti dalla Nigeria, ma anche dalla Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Costa d’Avorio, Somalia, Etiopia, Burkina Faso, Iraq, Tunisia e Siria. Solo nel 2024 le ospiti sono state 11, con una permanenza media di circa dieci mesi.

Una rete di accoglienza per donne vittima di tratta

L’appartamento al Trullo si inserisce all’interno di un sistema di 13 case di semiautonomia promosso dalla Caritas di Roma, rivolte non solo a donne vittima di tratta, ma anche a persone senza dimora, minori stranieri non accompagnati, famiglie in difficoltà e persone vulnerabili in uscita da comunità protette. Solo nel 2024, queste strutture hanno accolto 84 persone, di cui 35 minorenni.

La casa è stata intitolata dal cardinale Baldo Reina, vicario del Papa per la diocesi di Roma, alla Beata Clementina Anuarite, suora congolese uccisa nel 1964 per aver difeso la sua dignità di donna contro la violenza e la sopraffazione. Durante la cerimonia di inaugurazione, il cardinale ha sottolineato che “in questa casa si sperimenta quella che Papa Francesco chiama la fantasia dell’amore: un sentimento che nasce dalla compassione e si trasforma in azioni concrete, generando inclusione e speranza”.

Un futuro possibile dopo la tratta

Casa “Beata Anuarite” è una risposta concreta ai bisogni delle donne vittima di tratta, spesso costrette a fuggire dal proprio Paese a causa di violenze di genere, persecuzioni religiose o politiche. L’obiettivo è accompagnarle verso una piena indipendenza, sostenendole nel consolidare la propria posizione lavorativa, economica e familiare e aiutandole a costruire una nuova vita.

Per approfondire le attività di Caritas Roma e le iniziative per donne vittima di tratta: https://www.caritasroma.it/

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