È il profilo del nuovo donatore, che è emerso da Global Trends in Giving Report, promossa dal blog statunitense Nonprofit Tech For Good.
Si tratta di un report realizzato sfruttando un campione di 4 mila persone, contattate online, di 95 paesi diversi. Non stupisce, quindi, che il dato che emerge con maggiore chiarezza è la maggiore predisposizione alle donazioni online: oltre il 60%.
Ma cosa ci dicono i dati del report?
Sempre più le “donatrici”
Le donne donano di più degli uomini. Il 70% delle persone che hanno preso parte al sondaggio, infatti, è di sesso femminile.
Per quanto riguarda l’età, invece, è emerso che, sette donatrici su dieci ha un’eta superiore ai 37 anni ed un donatore abituale: almeno una volta al mese.
Il 67% di loro ha, inoltre, dichiarato di aver svolto attività di volontariato. E quasi la totalità di loro ha affermato che questa attività ha avuto un impatto positivo sul progetto.
Poche novità sul Paese di provenienza e i destinatari delle donazioni. La maggior parte dei donatori risiede in Paesi sviluppati (Usa, Europa e Canada tra tutti) e preferisce donare per cause fuori dal proprio Paese di origine. L’attenzione, in questo senso, è rivolta prevalentemente verso progetti che riguardano bambini e ragazzi.
Un ottimo spunto per la selezione del vostro target, no?
È forse il dato di maggior interessa della ricerca. Emerge, infatti, che sono in aumento i metodi di donazione online. In generale, il 60% ha dichiarato di preferire donare tramite il web.
Ma cosa spinge la donazione? Il parere è quasi unanime: il 90% di loro dichiara di apprezzare la capacità delle organizzazioni nel ringraziare i propri sostenitori e nel tenerli aggiornati su progetti e attività. Ed ecco che emerge l’importanza dei social media nel creare engagement e nel costruire community.
Il 75% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di essere stato spinto a votare proprio dalla capacità comunicativa sui social. Il colosso, in questo senso, è Facebook, con il 62% di preferenze (15% Twitter, 10% Instagram e 6% Youtube). Ancora basse le percentuali di Linkedin e WhatsApp, ma sappiamo che sono strumenti in ascesa nel campo del fundraising.
Importante al ruolo del email fundraising: circa un donatore su 4 viene convinto in questo modo.
Sempre meno offline?
Dalla ricerca emerge che la televisione raccoglie solamente il 5% dei possibili donatori. Considerando l’investimento di risorse per pianificare l’attività di raccolta fondi con questo strumento, potrebbe portare a pensare di considerare il piccolo schermo ormai superato.
Tuttavia, bisogna tenere a mente la nota metodologica della ricerca. Il campione è stato raccolto online e basato su una popolazione prevalentemente nata dopo il 1965: la cosiddetta Generazione X. Vie è quasi esclusa tutta la fascia dei Baby Boomers.
Insomma, i vecchi metodi offline, come televisione, posta e telefono, non sono ancora morti. E non dimenticate, infine, che il 25% dei donatori è affezionato agli eventi di beneficenza.