Volontariato e certificazione delle competenze: ora è ufficiale, ecco come ottenere il riconoscimento (anche nei concorsi)

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Subito attivo il nuovo sistema per certificare le competenze acquisite facendo volontariato. Basta svolgere 60 ore in un anno: ecco come funziona e cosa cambia per scuole, lavoro e concorsi pubblici.

Dopo otto anni di attesa, è finalmente realtà il decreto che consente di certificare le competenze maturate attraverso il volontariato. Approvato in Conferenza Stato-Regioni e in corso di firma da parte dei ministeri competenti, il decreto dà attuazione all’articolo 19, comma 2, del Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117/2017), rivoluzionando il modo in cui l’impegno volontario viene riconosciuto in Italia.

Cosa prevede il decreto

Chi svolge almeno 60 ore di volontariato in 12 mesi, all’interno di progetti organizzati da Enti del Terzo Settore (ETS), potrà ottenere un attestato ufficiale delle competenze acquisite, spendibile in tre ambiti chiave:

  • Scuola e università: attraverso il riconoscimento di crediti formativi;
  • Mercato del lavoro: valorizzando esperienze non formali nei curriculum;
  • Concorsi pubblici: come elemento valutabile ove previsto dai bandi.

Il ruolo degli Enti del Terzo Settore

Gli ETS saranno soggetti attuatori centrali in questo processo. A loro il compito di:

  • Sottoscrivere con il volontario un progetto personalizzato, con obiettivi chiari e durata definita;
  • Assegnare un tutor, che accompagnerà il volontario in ogni fase dell’esperienza;
  • Rilasciare un “documento di trasparenza”, che descrive attività e risultati raggiunti.

Per ricevere la certificazione, il volontario dovrà completare almeno il 75% del percorso previsto.

Perché è un cambio di paradigma

La misura riconosce formalmente il volontariato come ambiente di apprendimento non formale, attribuendogli un valore educativo, civico e professionale. È un’opportunità concreta per giovani, studenti, disoccupati e cittadini attivi, che potranno far valere queste competenze in modo ufficiale.

Come ha dichiarato la viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci:

“È uno strumento concreto per valorizzare chi contribuisce alla costruzione di un’Italia più solidale, equa e giusta, mettendosi a servizio degli altri”.

Quando entra in vigore?

Il decreto è stato approvato il 19 giugno 2025 in Conferenza Stato-Regioni. Ora attende solo la firma dei ministeri coinvolti prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dell’avvio operativo. Una volta pubblicato, le competenze certificate confluiranno nel Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze, in linea con gli standard europei.


💡 Un consiglio? Se sei un ETS, preparati fin da subito a progettare percorsi di volontariato strutturati, con obiettivi formativi chiari e una figura di tutor. E se sei un volontario… questa è la tua occasione per far riconoscere ciò che sai fare davvero.

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