Casa e Spazio del Cuore: cresce l’accoglienza per i bambini malati

LILT ha inaugurato la settima casa per le famiglie con figli in terapia oncologica, e un nuovo spazio per la socializzazione con un’educatrice dedicata. Oggi a tagliare il nastro, tutti i sostenitori che hanno reso possibili i due nuovi servizi.

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Milano, 14 febbraio 2025 – LILT Milano ha scelto di celebrare la Giornata mondiale contro il cancro infantile, che ricorre il 15 febbraio, inaugurando due nuovi servizi dedicati ai piccoli pazienti in terapia oncologica: una Casa del Cuore che accoglie i piccoli con le famiglie, e un nuovo spazio dedicato alla socializzazione e allo svago. Come le altre Case del Cuore di LILT, sette in tutto per un totale di 26 posti letto, anche queste sono ubicate vicino alla Pediatria oncologica dell’Istituto Tumori di Milano, per semplificare le cure.

La terapia oncologica è fondamentale, ma non è tutto per chi vive l’esperienza di un tumore pediatrico – spiega Marco Alloisio, presidente di LILT Milano -. Questi luoghi di accoglienza sono un altro passo avanti del programma Child care di LILT: un nome che dice tutto. Tanti servizi di supporto alla Pediatria oncologica dell’Istituto Tumori, pensati con la direttrice del reparto e la sua équipe, per prenderci cura anche dei bisogni primari delle famiglie più fragili. Una casa in cui vivere è il primo tassello per ritrovare, per quanto possibile, la normalità con i propri cari. Dall’inizio dell’emergenza Ucraina, siamo orgogliosi di essere riusciti ad aiutare diverse famiglie a curare i figli in un ambiente sereno, come a casa”.

Al doppio taglio del nastro hanno partecipato tutti coloro che hanno contribuito all’apertura dei due spazi.
“Chi cura i bambini e le famiglie deve immaginare che lo spazio e la vita non sono quelli dell’ospedale ma sono luoghi della normalità – commenta Maura Massimino, direttrice del reparto di Pediatria oncologica dell’Istituto Tumori di Milano -.  Le Case del cuore sono la normalità delle nostre famiglie finché è per loro necessario. La famiglia che è con noi oggi a rappresentare tutte quelle ospitate è ucraina. Sono tre anni che è iniziata la guerra lì e continuano ad arrivare bambini ammalati che non possono essere curati in patria; alcuni sono potuti ritornare a casa, altri no, quindi questo per loro è stato un aiuto importante”.

Per la settima Casa del Cuore, è stato decisivo il sostegno della Pigiama Run 2024 che ha visto una partecipazione straordinaria con oltre 121.000 euro donati, e al contributo generoso di Amazon. Oggi era presente Edoardo Stoppa, testimonial della Pigiama Run con la moglie Juliana Moreira, che ha rappresentato le 4.044 persone che a settembre hanno corso in pigiama per i bambini malati.

“Ci riempie il cuore aver contribuito alla nascita di questi Spazi- commenta Edoardo Stoppa-. Con LILT si sa con certezza dove va a finire quello che si dona. Oggi vediamo concretizzato un piccolo-grande contributo donato durante la Pigiama Run. La casa è meravigliosa e accogliente, penso sia un aiuto prezioso per i bambini e le loro famiglie”.

Tanta generosità ha permesso di ristrutturare l’appartamento di via Botticelli, messo a disposizione a canone concordato da Aler Milano. Un ambiente accogliente e funzionale, completamente ristrutturato e dotato di tutti i comfort con due camere da letto, una cucina comune, aria condizionata e rete wifi.

Commenta il presidente di Aler Milano, Matteo Mognaschi: “È un onore essere oggi accanto a LILT ad inaugurare una nuova Casa del Cuore che ospiterà famiglie con minori in cura all’Istituto dei Tumori. Non solo, l’ammirevole impegno di LILT ha permesso di adibire uno spazio a luogo di gioco e socialità per i bimbi. Un’iniziativa possibile anche grazie alla collaborazione ultradecennale con Aler Milano che ha garantito a LILT gli spazi necessari per attuare questi importanti progetti di sostegno ai piccoli malati oncologici”.

Nello stesso stabile, c’è anche il nuovo Spazio del Cuore di LILT. Dopo avere ristrutturato l’anno scorso una Casa di LILT ora abitata da due famiglie ucraine, la Fondazione Matteo Sacchi ha voluto farsi carico anche della ristrutturazione di questo spazio, per renderlo più accessibile e confortevole.

E’ un punto di incontro e di socializzazione per gli ospiti delle Case del Cuore, alcuni dei quali stranieri, ed è composto da due ambienti: uno pensato per i bambini da 0 a 6 anni, con angoli morbidi e tanti giochi; l’altro per i ragazzi, fornito di scrivanie e computer, quest’ultimi donati da Acer, dove si terranno attività educative e ricreative, ma anche corsi di italiano per stranieri.

Qui LILT mette a disposizione un’educatrice e alcuni volontari con una specifica formazione in ambito oncologico, che insieme animeranno il tempo libero di bambini e ragazzi.
Nello Spazio del cuore sono state installate anche lavatrice e asciugatrice, dono di QUWA, utili per le mamme che potranno fare il bucato e sorseggiare un caffè in compagnia nella cucina comune, mentre i figli giocano o studiano con l’educatrice.

Così commenta la famiglia Sacchi“Oggi inauguriamo non solo uno spazio fisico di accoglienza per i bambini oncologici accompagnati da mamma e papà, ma anche un luogo che offre momenti di curiosità, l’apprendimento di nuove lingue, nuove storie, diverse culture, momenti lontani dalla quotidianità che obbliga alla difesa della salute. La Fondazione Matteo Sacchi ricorda Matteo, un fratello ed un figlio fantastico che ci ha lasciati 28 anni fa. Amava la vita e cercava di portare amore e aiuto a bambini e ragazzi più bisognosi. Oggi Matteo è molto contento”.

Nel 2024, il progetto delle Case del Cuore ha contato 140 beneficiari per un totale di 9.023 pernottamenti, offrendo un aiuto concreto a chi affronta la malattia dei figli in difficoltà economiche e sociali.

La storia di Anastasia, dall’Ucraina all’Italia per le cure
In una Casa del Cuore di LILT vive una famiglia ucraina, composta da madre e due figlie, di cui una, Anastasia di 18 anni, in cura all’Istituto Tumori. Le tre sono arrivate in Italia un anno fa e hanno voluto portare la gratitudine di tutte le persone ospitate.

 “E’ da un anno esatto che mi trovo in Italia con le mie figlie – racconta Anna, la madre-.  Ringrazio tanto LILT perché non ce l’avrei mai fatta ad affittare una casa a Milano e ad avere occasione per socializzare; in particolare le famiglie ucraine hanno bisogno di costruire relazioni, non solo in ospedale. LILT non si occupa solo di curare i bambini, pensa anche a fare attività per distrarli perché non pensino solo alla loro malattia. Si gioca, si fanno amicizie. Siamo contente perché viviamo in un appartamento comodo e ben organizzato. Ci sono comodità che non mi aspettavo. C’è tutto quello che serve per intrattenere i bambini. Dico grazie per tutto questo. Ora vogliamo che Anastasia stia bene per poi tornare in Ucraina, sperando anche in una situazione di pace nel nostro Paese. Così rivedremo il papà di Anastasia, che è in Ucraina nell’esercito ed è tanto tempo che non lo vediamo”.

Anastasia, per gli amici Nastia, ama ballare, scrivere storie e dipingere. Alcuni dipinti che ha realizzato nelle attività ricreative di LILT sono dedicati al papà, la persona del suo Paese che le manca di più, oltre alle sue amicizie e alla sua gatta. Da grande vorrebbe diventare stilista, ma ha considerato anche lavori come l’avvocato o il medico. È una ragazza ambiziosa, e al contempo molto razionale. L’unico desiderio che ha in questo momento è guarire e ritrovare se stessa.

Per maggiori informazioni: legatumori.mi.it/child-care

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