Un evento per dare voce alle professioniste del Terzo settore Il 4 marzo 2023 torna a Torino il Non Profit Women Camp

non profit women camp 2023

“Equilibristə” è il tema della terza edizione dell’unico evento europeo dedicato alle donne che lavorano nel Non Prot. Sul palco manager, attiviste, scrittrici e content creator per discutere di lantropia, comunicazione, valutazione d’impatto, cultura aziendale e salute mentale

Equilibrio tra vita professionale e privata, tra maternità e carriera, tra profit e non profit, tra movimento e stasi. Equilibrio come ricerca continua, come perdita, come  obiettivo. “Equilibristə” è il tema del Non Prot Women Camp 2023, l’unico evento in Europa dedicato alle donne che lavorano nel Terzo Settore, che il 4 marzo 2023 al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino torna a dar voce alle professioniste del mondo Non Profit.

Come sottolinea la presidente del Comitato organizzatore Federica Maltese, “siamo  partite  dalla ricerca su maternità e lavoro condotta da Save the Children, che si intitola proprio ‘Equilibriste’ per scoprire che in realtà tutte noi facciamo salti mortali ogni giorno per conciliare e tenere insieme i vari aspetti della nostra vita. L’equilibrio riguarda inoltre tantissimi aspetti del nostro lavoro, dalla ricerca continua di una mediazione tra dati e storie, alla possibilità di fare carriera senza mettere in discussione la propria vita privata, dai pregiudizi che ancora circondano le donne e il digitale alla sda che si presenta quando i bisogni del singolo cercano una risposta pubblica, collettiva”.

Dopo due edizioni in modalità digitale e ibrida, la terza accoglierà i partecipanti in presenza, in  un luogo fortemente simbolico per Torino ma anche tipicamente legato al mondo maschile. Sul palco, dalle 9.30 alle 19, si alterneranno professioniste del mondo Prot e Non Prot, spaziando dalla lantropia alla comunicazione, dal management alla valutazione d’impatto. Ad aprire la giornata di talk saranno le Mammadimerda, al secolo Francesca Fiore e Sarah Malnerich: portatrici di equilibrio per eccellenza, che hanno fatto del “non farcela” uno stile di vita, seguite e amate da migliaia di genitori in tutta Italia, con la loro voce dissacrante e ironica racconteranno cosa vuol dire destreggiarsi quotidianamente tra famiglia, lavoro, pinguini e grandi aspirazioni.

Le tematiche di genere, la loro evoluzione e la loro narrazione, sono il fil rouge che sottende agli interventi delle dieci speaker che porteranno la loro esperienza di donne e professioniste. Con Cristiana Scelza, Presidente di Valore D e a lungo unica donna nella “stanza dei bottoni”, ci si interrogherà su quali leve agire per promuovere una cultura più inclusiva, come singoli individui  e come organizzazioni. Di amore, corpi e femminismi ne parlerà la scrittrice Jennifer Guerra, autrice de Il capitale amoroso. Manifesto per un Eros politico e rivoluzionario, mentre il ruolo del linguaggio sarà al centro dello speech della giornalista Silvia Vaccaro, esperta di attivismo e diritti umani.

E ancora, cosa succede quando il vissuto privato diventa talmente urgente da spostare gli equilibri? Tre donne fenomenali con esperienze molto diverse – l’ex deputata della Repubblica Italiana Giuditta Pini, la Direttrice di Refugees Welcome Italia Fabiana Musicco e la manager Verena Caetano da Silveira – testimonieranno la grande volontà che le accomuna: dare voce a chi non ne ha. Stefania Doglioli, sociologa e direttrice del Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, approfondirà i dati che evidenziano le differenze ancora persistenti tra donne e uomini, mentre Miriam Mastria, esperta di filantropia femminista, parlerà di come questi numeri possono essere trasformati in storie, progetti e donazioni. La psicologa e fondatrice del Centro Tice Francesca Cavallini spiegherà, infine, cosa succede quando l’equilibrio non c’è più e lascia posto all’esaurimento, alla sensazione di alienazione dalle attività lavorative e alla riduzione delle performance.

Come sempre, a chiudere il Camp sarà il Non Prot Women Award, un riconoscimento che vuole rendere merito alle donne che ci ispirano ogni giorno, assegnato nelle precedenti edizioni ad attiviste, imprenditrici ed enti come Cecilia Strada, Giorgia Linardi, Anabel Montes Mier, Chiara Ferragni, l’Estetista Cinica e Fondazione Pangea. Quest’anno a essere premiato sarà Semia, il primo fondo per le donne, creato dall’omonima Fondazione nata solo poche settimana fa, che mira a un modello di lantropia femminista mai visto nel contesto italiano.

L’impatto reale dell’ecosistema sociale italiano – formato da associazioni non profit, cooperative e fondazioni – sfiora i 100 miliardi di euro, conta oltre 400.000 enti, quasi 1,6 milioni di addetti e più di 6 milioni di volontari. L’ultima indagine nazionale promossa da EUconsult Italia ha messo in luce il prolo del consulente del Terzo Settore, in prevalenza donna tra i 35 e i 46 anni, con grande professionalità ed esperienza, ma tuttavia ancora fortemente penalizzata dal punto di vista dei compensi: se il 43% guadagna meno di 28mila euro, ci sono solo uomini all’interno del 2% che ha uno stipendio superiore ai 75mila euro. L’Italia è un Paese a forte vocazione solidale, soprattutto sostenuto dal mondo femminile: negli ultimi 10 anni il numero delle donne è cresciuto del 25% e quello delle addette dell’11,7%.

“Attraverso questo evento vogliamo raccontare l’idea che le donne che lavorano nel Terzo Settore abbiano qualcosa da dire, riessioni, analisi e percorsi da condividere. E ci rivolgiamo non solo a chi già opera in questo ambito, ma a chiunque abbia voglia di confronto, di innovazione, di mettersi in discussione e farsi domande”, conclude Federica Maltese, che insieme a Francesca Cerutti e Francesca Arbitani si occupa dell’organizzazione del Non Profit Women Camp, insieme ad un numeroso gruppo di volontari e volontarie giunti da tutta Italia.

 

Il programma e i biglietti sono disponibili sul sito nonprotwomen.camp/edizione-2023

 

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