Oltre 100 partecipanti da tutta Italia hanno animato la Costa dei Trabocchi per la prima edizione dell’evento promosso dalla Fondazione LIMPE.
Si è svolta a Fossacesia Marina (CH), lungo la suggestiva Costa dei Trabocchi, la prima edizione del Parkithlon 2025, un triathlon solidale unico nel suo genere pensato per le persone con Parkinson, i loro familiari, medici e sostenitori.
All’evento hanno preso parte più di 100 partecipanti provenienti da tutta Italia, uniti dal desiderio di testimoniare che il movimento e la condivisione possono diventare strumenti potenti nella lotta contro la malattia. Il gruppo più numeroso è arrivato da Ferrara, mentre i partecipanti hanno rappresentato diverse generazioni: dal concorrente più anziano, 88 anni, alla più giovane, 44 anni.
Le prove si sono articolate in tre momenti: 400 metri di nuoto, 10 chilometri in bicicletta e una camminata finale di 2,5 chilometri affrontata tutti insieme, uno accanto all’altro. L’obiettivo non era la competizione, ma la promozione dell’attività fisica come terapia complementare nella gestione del Parkinson e la sensibilizzazione sulla ricerca scientifica.
Il Parkithlon è stato promosso dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson ETS, nata nel 2014 e impegnata a sostenere la ricerca medico-scientifica, diffondere informazioni corrette a pazienti e caregiver e organizzare eventi di raccolta fondi e sensibilizzazione. Per chi desidera contribuire, è attiva la campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Rete del Dono, con l’obiettivo di finanziare nuovi studi dedicati al Parkinson, una malattia che in Italia coinvolge oltre 300.000 persone.
Il Parkinson è infatti la seconda malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer. Si tratta di un disturbo neurologico dovuto alla progressiva morte dei neuroni che controllano i movimenti. I sintomi principali comprendono tremori, rigidità muscolare e lentezza motoria, a cui spesso si accompagnano fatica, insonnia e depressione, riducendo la qualità della vita delle persone colpite. Le terapie oggi disponibili consentono di gestire i sintomi anche nelle fasi avanzate, ma non esiste ancora una cura definitiva.
Il successo della prima edizione del Parkithlon dimostra come sport, solidarietà e ricerca possano unirsi per dare forza e speranza a chi affronta ogni giorno la sfida del Parkinson.