Scuole chiuse, centri estivi inaccessibili e mesi interi di solitudine. È questa la realtà di migliaia di bambini in Italia che, d’estate, rimangono esclusi da attività ricreative ed educative a causa della povertà delle proprie famiglie. Un fenomeno ancora troppo sottovalutato, ma che rischia di compromettere il futuro delle nuove generazioni.
Secondo i dati più recenti, una persona su quattro (23,1%) è a rischio di povertà o esclusione sociale. Questo significa che, per tanti minori, il tempo libero diventa un vuoto da colmare senza stimoli, senza occasioni di crescita e senza possibilità di vivere esperienze semplici ma fondamentali, come una giornata al mare.
Fondazione l’Albero della Vita, impegnata dal 1997 nella protezione dei diritti dei bambini in difficoltà, ha scelto di affrontare questa emergenza silenziosa con un programma speciale di attività estive: gite, laboratori creativi, summer camp gratuiti e persino vacanze al mare per i più piccoli allontanati dalle proprie famiglie per abusi o incuria.
L’iniziativa, attiva nelle città di Milano, Perugia, Genova, Napoli, Catanzaro e Palermo, offre non solo momenti di svago, ma anche percorsi educativi pensati per rafforzare l’autostima, stimolare la curiosità e garantire ai bambini una crescita sana e inclusiva.
“Crediamo che la mancanza di stimoli culturali ed educativi possa compromettere in modo profondo il futuro delle nuove generazioni – spiega Isabella Catapano, Direttrice Generale della Fondazione – ed è per questo che continuiamo a lavorare al fianco di famiglie a rischio di marginalità, offrendo sostegno materiale, orientamento e opportunità che possano davvero cambiare il loro percorso di vita.”
Un’estate così non è solo un regalo, ma una vera e propria iniezione di speranza per chi, troppo spesso, è costretto a guardare il mondo dalla periferia, senza la possibilità di viverlo davvero.
