Addio alle vecchie raccolte fondi telefoniche? Ecco cosa cambia davvero nel 2025

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Addio alle vecchie raccolte fondi telefoniche? Ecco cosa cambia davvero nel 2025

Dal numero solidale a pagamento alla profilazione dei donatori, la raccolta fondi via SMS e chiamata sta cambiando pelle. Se la tua organizzazione vuole continuare a usarla nel 2025, ci sono regole nuove da conoscere, costi da valutare e opportunità da cogliere.
E no, non basta più “avere una buona causa”.

Più enti ammessi, ma con più obblighi

Oggi possono accedere ai numeri solidali non solo le ONLUS storiche, ma anche:

  • Organizzazioni di volontariato (ODV)
  • Associazioni di promozione sociale (APS)
  • Cooperative sociali e imprese sociali
  • Enti filantropici e società di mutuo soccorso
  • Fondazioni ospedaliere e altri ETS iscritti o in fase di iscrizione al RUNTS

È una conquista della Riforma del Terzo Settore del 2017, che ha ampliato la platea. Ma serve un piano di comunicazione chiaro, documentazione puntuale e, soprattutto, un budget dedicato.

Le cause che commuovono (e muovono) i donatori

Secondo i dati forniti da TIM, la sensibilità dei cittadini italiani si sta spostando:

🎯 Tematica % fondi raccolti Note
🧪 Ricerca & Sanità 62% Salute, medicina, supporto ospedaliero
🍽️ Assistenza alimentare 22% Cibo, spreco, povertà nutrizionale
👩‍👧 Protezione delle persone 7% Donne, bambini, emarginazione
📚 Educazione & integrazione 3,1% Inclusione, prevenzione, coesione
🌿 Ambiente & animali 2,9% Cause nazionali
🌍 Emergenze umanitarie 2% Sisma, uragani, crisi internazionali

Conclusione? I donatori cercano impatto tangibile, non genericità. Parlano di salute, cibo, persone. E si aspettano trasparenza, anche digitale.

Fine della gratuità: arrivano i costi

Le nuove regole impongono tariffe precise. Il servizio non è più gratuito, e i costi sono da pianificare:

📦 Tipo di servizio Costo stimato
Numero permanente (4551x–4553x) fino a 13.000€/anno
Numero temporaneo (4550x, 4558x) fino a 8.000€/campagna
Servizi opzionali (profilazione, report, CRM) variabile, ma sempre extra

Alcuni operatori come Fastweb o CoopVoce non applicano costi base, ma la tendenza generale è all’aumento dei costi strutturali.

Privacy: il consenso diventa parte della donazione

Con le nuove normative, il donatore deve esprimere un consenso esplicito alla cessione dei propri dati all’ente. Riceverà un SMS o un messaggio vocale, e potrà acconsentire via risposta o con un tasto.

Serve una gestione strutturata del consenso, in linea con GDPR e AGCOM. Non si improvvisa.

Cosa deve fare un ETS oggi per attivare un numero solidale

  1. Scegliere la numerazione giusta: temporanea o permanente?
  2. Preparare il budget: inclusi i costi extra per servizi digitali
  3. Pianificare bene la campagna: documentazione, piano media, messaggi
  4. Adeguarsi alla privacy: con strumenti automatizzati di consenso
  5. Misurare e comunicare i risultati: con trasparenza e impatto

La raccolta fondi telefonica non è morta, ma si è fatta adulta: più costosa, più tecnica, più selettiva.
Chi saprà gestirla con competenza e visione potrà ancora raccogliere cifre importanti.
Chi la considera solo un “plus” rischia di sprecare tempo, risorse… e fiducia.

Fonti:

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