L’attivista e fundraiser Dan Pallotta denuncia la doppia morale che guida la nostra debole relazione con la beneficenza.
Troppe organizzazioni non profit, dice, sono ricompensate in base a quanto poco spendono — non in base a cosa riescono a fare.
Invece di equiparare l’austerità alla moralità, ci chiede di ricompensare le organizzazioni benefiche per i grandi obiettivi e i risultati memorabili (anche se ottenuti con grandi spese).
In questo audace discorso, lui dice: cambiamo il nostro modo di pensare a come cambiare il mondo.