Online la sezione dedicata alle Fondazioni italiane su Italia Non Profit

Italia non profit lancia una nuova sezione della piattaforma per orientare i cittadini alla scoperta delle Fondazioni che operano in Italia italianonprofit.it/filantropia-istituzionale 

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Da oggi la Filantropia Istituzionale italiana trova un luogo digitale dove esprimere tutte le sue potenzialità e raccontare la propria esperienza grazie alla nuova sezione dedicata alla filantropia di Italia non Profit.

L’ecosistema delle Fondazioni è rappresentato da quegli enti privati che attraverso erogazioni o operativamente agiscono nel silenzio e con operosità per migliorare la vita di tutti i cittadini promuovendo la cultura, sostenendo le azioni di welfare, finanziando la ricerca scientifica.

Ma chi sono gli attori della filantropia istituzionale in Italia, di quali progetti e risorse economiche sono portatori e a quali sfide culturali, sociali ed economiche stanno già rispondendo? I cittadini non hanno quasi la percezione di quanto venga realizzato da questi attori, mentre le organizzazioni non profit ne conoscono solo gli interpreti principali. Per questo Italia non profit amplifica l’esperienza di mappatura degli enti non profit e propone un nuovo motore di ricerca che consente a cittadini e operatori di conoscere ad esempio chi finanzia il teatro locale, chi promuove le nuove forme di aggregazione giovanile, chi eroga contributi a fondo perduto.

Un settore, quello della Filantropia Istituzionale italiana, che opera all’interno di un contesto europeo composto da oltre 140.000 “Public Benefit Foundations”, attori che complessivamente stanziano risorse per più di 60 miliardi all’anno.

Molti sono i punti in comune ma ci sono anche diverse specificità, come il caso delle Fondazioni di Origine Bancaria, unicità del nostro Paeseche presentano caratteristiche non rinvenibili né in Europa né negli Stati Uniti e che, sommate, erogano ogni anno oltre un miliardo di euro. Le Fondazioni di Comunità nascono invece su esempio dell’esperienza americana e stanno cambiando l’approccio dei territori alla cultura del dono. Ad oggi in Italia se ne contano 37 e, nella sola Regione Lombardia, hanno attivato più di 500 fondi patrimoniali destinati ad attività di pubblico interesse.

A completare il quadro le Fondazioni di Impresa e di Famiglia, spesso veri e propri tesori nascosti, benzina per settori come la cultura, la conservazione dei beni artistici, l’ambiente e le tradizioni locali, che hanno in Italia una lunga storia e che trasferiscono i valori dei fondatori nel supporto al welfare locale, nazionale e globale. Si stima che, nel 2015, 131 Fondazioni di Impresa abbiano erogato circa 200 milioni di euro in favore di attività filantropiche. (Fonti: Acri, EFC, Dafne, Fondazione Cariplo, Fondazione Lang, Italia non profit).

Quindi non meri erogatori di risorse, ma attori fondamentali per lo sviluppo culturale, per l’innovazione, per la sperimentazione nel Terzo Settore. Le Fondazioni italiane sono ora rappresentate in un luogo digitale e accessibile gratuitamente, in cui l’importante ruolo che svolgono per il Sistema Paese emerge in modo semplice e comunicativo e alla portata di tutti.

Origini diverse, motivazioni differenti, così come distinte sono anche le loro modalità operative ed erogative. Italia non profit ha diviso gli attori di questo comparto in tre gruppi: 88 Fondazioni di Origine Bancaria, 37 Fondazioni Comunitarie e oltre 100 Fondazioni di Impresa e di Famiglia. Ciò che li accomuna è il prodotto sociale, la volontà di impattare direttamente sulla vita delle persone anche attraverso altre istituzioni non profit.

“Questi soggetti stanno vivendo negli ultimi anni una fase di trasformazione che li vede sempre più in prima linea per dare una risposta ai bisogni sociali e orientare il Terzo settore dotandolo di risorse, strumenti, policy”spiega Giulia Frangione, cofondatrice di Italia non profit. “Non dimentichiamo che attraverso le loro scelte allocative hanno il potere di agire sulla qualità degli interventi, su settori talvolta tralasciati dal Settore Pubblico e di migliorare il benessere collettivo. Dai loro investimenti e dalle loro priorità dipendono moltissimi programmi locali che possono -tutti sommati-  rivoluzionare il territorio. Per questa ragione diviene di fondamentale importanza capire dove va la filantropia istituzionale italiana oggi, chi si occupa di cosa e perché”. Conclude Frangione: “Abbiamo concepito questa nuova sezione per collezionare esperienze, dai diretti interessati, e rispondere a queste domande, in modo chiaro, trasparente e accessibile a tutti”.

La piattaforma presenta già tre aree in evoluzione:

  • schede informative e grafici che presentano i trend della filantropia, i numeri relativi a patrimoni, erogazioni, progetti realizzati, impatto portato e molto altro.
  • singoli profili dedicati ad ogni Fondazione.
  • un motore di ricerca per cercare le Fondazioni sul territorio e per settore di interesse.

La mappatura dell’ecosistema filantropico di Italia non profit continuerà ad alimentarsi: l’obiettivo è quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di Fondazioni. Quelle che hanno già aderito e che promuovono una Filantropia Istituzionale più accessibile sono: Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Edoardo Garrone, Fondazione Valter Baldaccini, Fondazione Snam, Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, Fondazione Amga, Fondazione Angelo e Mafalda Molinari, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Pietro Pittini, Fondazione Vincenzo Casillo, Fondazione Rosangela D’Ambrosio, Fondazione Floriani, Fondazioni De Leo – Pacetta,  Fondazione Nuto Revelli, Fondazione Comunitaria del Verbano Cusio Ossola, Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Fondazione della Comunità Bresciana Onlus, Fondazione Provinciale della Comunità Comasca Onlus, Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi Onlus, Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus.

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