Fai sport e pulisci il mondo: ecco cos’è il Plogging

Andare a correre per tenersi in forma e raccogliere, durante il percorso, la spazzatura. Si tratta del plogging, una nuova moda ambientalista nata in Svezia.

Fare sport fa bene alla salute. Ma la salute è maggiormente al sicuro se si vive in un mondo pulito e meno inquinato. Allo stesso tempo, tenersi in forma per sentirsi meglio con il proprio corpo e contribuire alla pulizia della propria città. Ecco allora che nasce il pologgin: dallo svedese plocka up (raccogliere) + jogging.

Più che un’attività sportiva, una forma di comunicazione

Per capire la portata del fenomeno, basta fare un giro su Instagram, tramite l’hashtag #plogging. Scoprirete centinaia di migliaia di utenti che si immortalano mentre raccolgono immondizia durante le loro ore di sport.

Tuttavia, siamo sicuri che il plogging sia produttivo in termini di salute? Non c’è bisogno di essere dei personal trainer per capire che correre trasportando pesi eccessivi, come un sacco di spazzatura, in maniera sbilanciata può rivelarsi, alla lunga, dannoso per la propria postura.

Per questo motivo, non catapultatevi a fare la vostra corsetta quotidiana, sobbarcandovi sulla spalla tutti i rifiuti che incontrate.

Se fossimo un sito di fitness, probabilmente, vi consiglieremmo di alternare il peso sulle braccia, di controllare il bilanciamento e vi indicheremmo il metodo corretto per accasciarvi a raccogliere i rifiuti. Ma non lo siamo, quindi restiamo nel nostro.

Il plogging è un’ottima forma di comunicazione, che sta diventando sempre più virale. Tocca due argomenti molto importanti, come la cura di sé e quella dell’ambiente. E come ogni forma di comunicazione efficace, lo fa con leggerezza, autoironia e un po’ di sano esibizionismo social.

Quello della sostenibilità ambientale, infatti, è un tema caldo. Si calcola che da oltre 40 anni il nostro pianeta è in forte deficit ecologico: non riesce più a rigenerarsi e consuma più risorse di quante ne produce. Per dare un’immagine: per rigenerarsi dalla produzione di un anno, la terra impiega un anno e 6 mesi. Siamo in overshoot. Se continuiamo su questa china, nel giro di pochi anni avremmo esaurito tutte le risorse rinnovabili.

Il plogging per sensibilizzare

I primi a capire la portata comunicativa del plogging, sono stati quelli di Lifesum: l’app di welness e fitness che conta circa 25 milioni di utenti in tutto il mondo. Guarda caso: sono svedesi.

Si tratta dell’applicazione con più iscritti al mondo, per quanto riguarda questo genere e permette di tracciare, calcolare e monitorare il proprio stile di vita, attraverso il conto delle calorie assimilate e l’attività sportiva. Bene, da quest’anno è possibile, tramite Lifesume, tenere il conto anche della propria attività di plogging, dei rifiuti raccolti e delle calorie bruciate con questa attività.

Tale iniziativa è stata sostenuta dall’organizzazione non profit Keep America Beautiful, che da anni è impegnata nella sensibilizzazione ambientale.

Si tratta di un caso di win-win comunicativo, con una partnership tra profit e non profit. Dal lato di Lifesum, si tratta di un’ottima strategia di Corporate Social Responsibility, con il fine di aumentare la cosiddetta Brand awareness. Per KAB, invece, possiamo immaginare che tale iniziativa possa pagare in termini di donazioni e sostegno.

Per farvi un’idea su come KAB abbia sfruttato al meglio questa nuova tendenza social, fatevi un giro qui.

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