I lasciti solidali sono in aumento. Secondo il Comitato Testamento Solidale, infatti, sono sempre di più le persone che decidono di destinare parte della propria eredità a organizzazioni non profit. In particolare, dal 2012 al 2017, tali lasciti sono aumenti di circa il 30%.
Nel dettaglio, tali lasciti corrispondono a:
- somme di denaro o azioni (76%);
- beni immobiliari (53%);
- polizze assicurative (30%)
Ma cosa sono i lasciti solidali? E come funzionano?
Proviamo rispondere ad alcune semplici domande.
Di cosa si tratta?
Si tratta di una vera e propria donazione, che avviene dopo il decesso di un donatore. Le volontà del donatore devono essere indicate all’interno di un testamento: il Testamento Solidale.
Quali sono le modalità del lascito solidale?
Bisogna indicare tale volontà nel proprio testamento. In particolare, ci sono tre vie per farlo:
- Testamento olografo: manoscritto conservato nel proprio appartamento, consegnato a una persona di fiducia o, meglio ancora, a un notaio.
- Testamento pubblico: redatto da un notaio, di fronte a due testimoni.
- Testamento segreto: consegnato sigillato a un notaio, sempre di fronte a due testimoni. Tale documento verrà aperto solamente dopo il decesso, quando le volontà verranno rese note.
Indipendentemente dal tipo di testamento, il donatore ha il diritto di vincolare il lascito a un determinato utilizzo. Ad esempio, se si tratta di un bene immobile, che sia destinato all’uso per una comunità per minori. Oppure, che la cifra in denaro venga destinata per un determinato progetto.
In alcuni casi, infatti, è possibile che venga nominato un esecutore, a garanzia che la volontà del defunto sia rispettata.
Quanto si può lasciare?
Non c’è un vero e proprio limite, in termini di lasciti. Tuttavia, non è sempre possibile donare la totalità del proprio patrimonio. La legge italiana, infatti, garantisce una tutela per gli eredi legittimi:
- figli;
- coniugi;
- genitori, se ancora in vita e in assenza delle altre due categorie di eredi.
In questo senso, indipendentemente da quanto indicato dal testamento, loro saranno i primi destinatari dei lasciti, le cui percentuali cambiano a seconda della composizione della famiglia.
Ad esempio:
- se si ha un coniuge, ma non si hanno figli, egli ha diritto ad almeno metà del patrimonio;
- se si ha un coniuge e tre figli, a ognuno spetta almeno un quinto del patrimonio.
Inoltre, nel conteggio della cosiddetta eredità legittima, vanno incluse anche tutte le eventuali donazioni fatte in vita. Ciò che resta, che non è mai inferiore a un quarto del patrimonio totale, può essere destinato alle donazioni come lascito.
E se non ci sono eredi? In quel caso, l’eredità andrà allo Stato.
I lasciti sono tassati?
No. Le organizzazioni che beneficiano di un lascito solidale, non devono pagare la cosiddetta tassa di successione. Tuttavia, tale esenzione vale esclusivamente per le Onp italiane.