Analisi della campagna 5×1000 di UNICEF

E’ tempo di dichiarazione dei redditi e tutte le ONP italiane si trovano impegnate nell’implementazione delle proprie campagne di comunicazione per il 5×1000.

Sono giorni in cui possiamo osservare come il modo di comunicare nel terzo settore stia cambiando nel tempo. Si sta passando da un approccio basato sulla condivisione dei risultati raggiunti dall’organizzazione ad un’altro basato sul coinvolgimento emotivo del pubblico.

E’ proprio sulle emozioni infatti che molte ONG cercano di fare leva per riuscire a coinvolgere il proprio pubblico e per raggiungere nuovi potenziali sostenitori.

Alla base di ogni campagna di sensibilizzazione di successo,  che ha come obiettivo fondamentale quello di portare ad una azione concreta il pubblico di riferimento, c’è sempre una pianificazione strategica volta ad organizzare le azioni comunicative che non devono trascurare l’esperienza emotiva.

Un’altro elemento di grande importanza è la capacità di individuare quali siano i migliori canali attraverso i quali comunicare e promuovere queste campagne. Oggi giorno un’organizzazione è chiamata a capire dove sia il proprio pubblico e come possa essere coinvolto. La multicanalità risulta fondamentale per riuscire a far recepire lo stesso messaggio a target differenti.

Da qualche giorno sta destando attenzione soprattutto negli ambiti di chi opera nel fundraising in Italia l’ultima campagna per il 5×1000 sviluppata da UNICEF dal team di Francesco Ambrogetti, che ormai da anni pone l’emozionalità come uno dei pilastri strategici indispensabili per l’engagement del pubblico in una azione di sensibilizzazione.

Infatti, osservando l’intera campagna Una Storia bellissima quello che colpisce l’occhio di un tecnico è senza dubbio la capacità di aver sviluppato il giusto mix di elementi per poter rendere la campagna di forte impatto emotivo, coinvolgente, partecipativa e multi canale:

  1. FORTE IMPATTO EMOTIVO
    L’emotività è la base portante della campagna, che è stata declinata in 2 differenti video che richiamano la stessa Call To Action: la devoluzione del 5 x mille della dichiarazioni dei redditi a Unicef.
    Gli elementi caratterizzanti i video sono proprio gli elementi sui quali si cerca di far leva sull’emotività: il sottofondo musicale avvolgente e che suscita emozioni, la calda voce narrante che risulta confortevole e affidabile, l’alta qualità video delle immagini e gli degli effetti di profondità, colori e luci che spingono l’utente ad immergersi nel contesto, e voler sentirsi parte di ciò che sta osservando…e che contribuendo con una semplice firma potrà realizzarsi.
  1. COINVOLGENTE
    Il coinvolgimento e la partecipazione vengono stimolati dal sito ad hoc della campagna www.unastoriabellissima.it dove risulta evidente l’utilizzo dello storytelling come strumento di partecipazione. Ogni storia infatti è integrata con i social di Facebook e Twitter per essere condivisa, scatenando quindi l’effetto partecipativo ed allo stesso tempo virale di #unastoriabellissima. Il sito è fornito di tutte le informazioni necessarie per assistere l’utente e sopratturo fornito di strumenti tecnologici che ne facilitano il reminder.
  1. MULTICANALE
    La multicanalità è l’elemento su cui l’attenzione non è mancata. I due video prodotti infatti non girano entrambi sugli stessi canali, ma ognuno ha un suo canale mediatico. Infatti il video in alto è stato pensato per esser fatto girare in TV (in una versione da 30 secondi) e via web (versione 60”), mentre il secondo video (in basso) studiato e concepito molto più per l’utilizzo sui social media.

Sarà molto interessante per ora monitorare questa campagna in termini numerici (intendiamo ovviamente solo intermini di visualizzazioni web, sull’efficacia bisognerà attendere almeno un paio di anni l’elaborazione dei dati dei contribuenti).

Cosa ne pensate voi? Avete altre campagne creative ed innovative sul 5xmille da segnalare? Lasciate un vostro pensiero nei commenti….e buon 5xmille a tutti!

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