Lo storytelling è una tecnica narrativa che attraverso pensieri, emozioni, suoni e parole permette agli altri di sceglierti e ascoltarti”. Ed è alla base di ogni strategia di raccolta fondi di successo.
Ecco qui alcuni consigli pratici per iniziare ad impostare lo storytelling nella tua associazione, e toccare le corde più giuste per poter avvicinare i sostenitori.
8 consigli per storytelling nel non profit:
- Pianificare del tempo assieme ai membri del consiglio per scoprire cosa li ha motivati ad impegnarsi con la tua organizzazione. Questo potrà permettervi di scoprire storie interessanti su chi si impegna in prima persona e sulle scelte che sono state fatte negli anni.
- Allontanati dalla scrivania! I fundraiser più bravi non trascorrono le loro giornate incollati al loro computer, ma in giro a raccogliere le storie sulla loro organizzazione.
- Pianificare almeno da trenta minuti a un’ora a settimana per contattare i donatori e ringraziarli personalmente. È uno step fondamentale per i donatori, che (ri)scoprendo il motivo per cui si impegnano con la vostra organizzazione saranno ancora più stimolati a continuare a contribuire con entusiasmo.
- Lo staff ed i dipendenti sono la tua più grande risorsa. Condividi le tue storie alle riunioni con i tuoi colleghi e incoraggiali a condividere le loro esperienze!
- Le fotografie sono molto efficaci! Acquista una macchina fotografica digitale per l’ufficio e scatta foto – tante foto! – dei progetti, dei volontari e dei sostenitori dell’associazione. Le foto rendono una storia viva.
- Ascoltare. Sembra semplice vero? Ma quando inizierete ad ascoltare davvero rimarrete stupiti dei veri e propri tesori che potrete scoprire.
- Lo Storytelling deve essere parte integrante della vostra cultura organizzativa.
- Infine, non provare mai a tradurre le storie raccolte con il tuo linguaggio da “operatore”. Al di fuori dell’ortografia, della punteggiatura e delle correzioni di base, lascia che la voce di chi parla rimanga autentica e vera.