KONY 2012 – la campagna virale di invisible children


 

Il 5 marzo è apparso su Vimeo e Youtube “Kony 2012“, il documentario di Invisible Children volto a far conoscere al mondo il nome di Joseph Kony, capo dei ribelli ugandesi dell’Esercito di resistenza del Signore (LRA) che si batte nella teoria per la trasformazione dell’Uganda in una teocrazia basata sui 10 comandamenti. Ovviamente nella pratica le basi bibliche non esistono. Sono 26 anni che Kony e il suo esercitorapisce bambini (parliamo di circa 60.000, secondo le stime della Banca Mondiale), per costringerli a combattere o per usarli come schiavi sessuali. Il rito di iniziazione per loro consiste nell’uccidere i propri genitori con armi contundenti. Quelli che si ribellano o che tentano di scappare vengono mutilati e costretti a ingerire le parti del corpo tagliate. Le bambine, invece, vengono stuprate o uccise. Le più carine vengono destinate a Kony, che finora ne ha sposate una sessantina.

“Dal 6 ottobre 2005 la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di cattura per cinque membri dell’ LRA accusati per crimini contro l’umanità. Il giorno successivo il ministro ugandese della giustizia, Amama Mbabazi, ha rivelato che tra i membri incriminati c’erano Kony e il suo vice Vincent Otti (ucciso nell’ottobre 2008 dallo stesso Kony, per divergenze sui negoziati di pace). La settimana successiva, il 13 ottobre, il Procuratore Generale della Corte Luis Moreno Ocampo ha rivelato dettagli sull’incriminazione di Kony. I capi di accusa sono 33, dodici dei quali per crimini contro l’umanità che comprendono: omicidio, riduzione in schiavitù, schiavismo sessuale, stupro. Altri ventuno, rubricati tra i crimini di guerra, comprendono omicidio, maltrattamenti e attacchi intenzionali di civili, saccheggio, induzione allo stupro, rapimento e sfruttamento di bambini.” (fonte Wikipedia)

Jason Russell, fondatore di Invisible Children, dopo esser stato in Uganda, ha provato a battere la strada della diplomazia per risolvere in qualche modo il problema, senza ottenere alcun risultato. Da qui è nata l’idea di questo video, che nel momento in cui scrivo ha già ottenuto su Youtube 36909478 visualizzazioni. L’obiettivo è sensibilizzare le persone sul tema, e invitare la comunità internazionale a intervenire contro Kony e l’LRA.

Ovviamente il video e la campagna virale associata hanno suscitato consensi e critiche. Queste ultime in parte relative ai dati finanziari di Invisible Children (Atlatic Wire), in parte relative al fatto che il video racconta solo una parte della storia e che focalizza su una singola persona un problema decisamente più complesso (Ceasefire).

Al di là delle critiche, mi sembra positivo il fatto che se ne parli e che i social network, spesso pieni di cataclismi personali, vengano utilizzati per scopi umanitari o semplicemente per divulgare informazioni (su twitter #stopkony). La struttura narrativa e il linguaggio audiovisivo di un film possono facilitare la comprensione e la conoscenza, ma credo sia comunque soggettiva la voglia di informarsi e di approfondire la questione.

Per questo oltre al video, vi consigliamo alcuni articoli. Buona visione e buona lettura.

Qui potete firmare la petizione per fermare Kony.

 

http://www.modalitademode.com/people/kony-2012-la-campagna-virale-di-invisible-children/

 

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