Quante email informative e pubblicitarie riceviamo ogni giorno? Molte.
E quante di queste vengono aperte? Poche.
Ogni volta che inviamo una newsletter elettronica ai nostri sostenitori, ci stiamo impegnando a catturare la loro attenzione.
Prima di intraprende questa battaglia esaminiamo quindi con attenzione alcuni punti:
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- La frase inserita nell’oggetto della mail deve avere un certo appeal per i nostri sostenitori, perciò non descriviamo il contenuto che i lettori troveranno all’interno della mail già nell’oggetto (risulterebbe un’inutile e noiosa ripetizione), ma cerchiamo di creare curiosità, suspense o necessità (a seconda dei casi) ed es:
– Questo mese aiutaci coinvolgendo un amico!
– Abbandono minori: siamo tutti coinvolti!
- La frase inserita nell’oggetto della mail deve avere un certo appeal per i nostri sostenitori, perciò non descriviamo il contenuto che i lettori troveranno all’interno della mail già nell’oggetto (risulterebbe un’inutile e noiosa ripetizione), ma cerchiamo di creare curiosità, suspense o necessità (a seconda dei casi) ed es:
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- La visualizzazione della newsletter deve essere responsive (adattabile automaticamente al device): la maggior parte delle persone controlla la posta dal proprio smartphone, quindi prestate attenzione al template che adoperate.
Inoltre è molto importante utilizzare foto reali di volontari, operatori o di un progetto in corso. Il donatore si sentirà maggiormente coinvolto.
- La visualizzazione della newsletter deve essere responsive (adattabile automaticamente al device): la maggior parte delle persone controlla la posta dal proprio smartphone, quindi prestate attenzione al template che adoperate.
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- Come è noto il tempo è un bene prezioso quindi è consigliabile avere una strategia sull’orario dell’invio e domandarsi sempre se il pubblico sarà disponibile a leggere la vostra newsletter a tale ora. Infatti se le persone non hanno accesso alla posta elettronica durante il giorno andranno a guardare la loro casella all’inizio e alla fine della giornata, e si concentreranno solo sui messaggi importanti. Provate a testare orari e date diverse, e poi controllate le statistiche di apertura dei vostri invii.
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- La frequenza è un altro requisito fondamentale. Se i vostri donatori stanno ricevendo troppe comunicazioni, correte il rischio che smettano di aprire i messaggi o che addirittura annullino l’iscrizione.
- I vostri contenuti, il vostro oggetto e la vostra frequenza sono efficaci? I sostenitori sono interessati? Forse il modo migliore per capirlo è chiederlo proprio a loro, magari utilizzando sondaggi attraverso i canali social e scoprire a cosa sono maggiormente interessati. Così facendo, non solo potrete capire che cosa funziona meglio, ma ottenere apprezzamento perché dimostrate che le loro opinioni e bisogni sono importanti per la vostra organizzazione.